Oggi purtroppo abbiamo per voi una triste notizia: da ora in poi andare in pensione sarà sempre più difficile. Infatti questo sarà praticamente quasi impossibile per chi vuole farlo prima del compimento dei 67 anni a parte il fatto che il governo sta lavorando ad alcuni incentivi per chi rimane al lavoro dopo l’età pensionabile.
Quel che sappiamo è che pochi giorni fa l’Istat ha lanciato un allarme sulle pensioni troppo anticipate come quelle a 64 anni, cosa che risulta essere un problema per via della crisi demografica. Sappiamo anche che è stata completamente esclusa l’ipotesi di introduzione di Quota 41, quella che proponeva un’età pensionabile a 41 anni.
Che cosa riguarda questo allarme pensioni?
Certo, possiamo dire che Quota 41 per certi versi sarebbe davvero un sogno ma è qualcosa che non si potrà mai fare in quanto il sistema pensionistico è sempre in grave affanno. Al tempo stesso non sarà neanche inserita la versione light di Quota 41 che prevede il calcolo contributivo dell’assegno, per via degli eccessivi ed elevati costi.
Per quel che riguarda le restrizioni che sono state introdotte lo scorso anno, invece, possiamo dire che queste rimarranno ancora in vigore senza alcuna variazione. Parlando di ciò facciamo l’esempio del calcolo contributivo che prende il nome di Quota 103 così come anche del tetto all’importo dell’assegno segnato all’età di 67 anni.
Ma quali sono le strette pensionistiche di questo allarme?
Cercando di andare un po’ più dritti al punto, ecco che qui di seguito andremo a vedere insieme quali sono i tre canali di pensionamento già esistenti che dovrebbero essere prorogati dato che hanno una scadenza datata al 31 dicembre. Stiamo parlando di quota 103, dell’opzione dedicata alle donne ed anche dell’opzione relativa all’ape sociale.
- Quota 103 prevede un pensionamento a 41 anni di contributi e 62 anni di età:
- Opzione Donna prevede invece un pensionamento a 61 anni senza figli, a 60 anni con un figlio, a 2 con due o più figli;
- Ape sociale che è stata già rivista aumentando di 5 mesi il requisito anagrafico per uscita anticipata che passa a 63 anni e 5 mesi.
Ora, quel che sappiamo è che nelle scorse settimane il ministro Giorgetti ha deciso di puntare sull’ipotesi di pensione anticipata. Si parla infatti di stretta sulle pensioni anticipate che ha allungato le finestre per Quota 103 passando da 3 mesi a 7 mesi per chi ha intenzione di andare in pensione all’età di 42 anni (per le donne a 41 anni) e con 10 mesi di contributi.
Se tale proposta diventasse realtà, ecco che allora l’età pensionabile potrebbe essere posticipata a 43 anni e 5 mesi per gli uomini e ad un anno in meno per le donne. Per l’anno 2025, invece, pare che l’ipotesi del ministro è quella di estendere ancora il prolungamento delle finestre alle pensioni anticipate ordinarie.