Digitale terrestre: ecco la lista dei canali che non si vedranno più

Da circa una ventina di anni, per vedere la televisione necessitiamo del digitale terrestre, un sistema di trasmissione delle immagini televisive in formato digitale. Per intenderci, il segnale recepito viene trasformato in dati digitali che migliorano la qualità e il suono dell’immagine e possiedono un numero maggiore di canali disponibili. Per usufruire del digitale terrestre, abbiamo bisogno di un’antenna, che riceve il segnale e lo invia al televisore o al decoder che decodifica il segnale e lo converte in immagini e suoni. I canali televisivi sono raggruppati in pacchetti di canali trasmessi insieme, i MUX, o multiplex.

Il digitale terrestre garantisce delle immagini più nitide, dei colori più vivaci e un’audio di alta qualità rispetto al segnale originale della televisione. In più, con il digitale terrestre abbiamo la possibilità di ricevere direttamente nei nostri televisori una quantità molto più elevata di canali televisivi e radiofonici. Infine, il digitale terrestre ha un consumo energetico minore rispetto ai televisori analogici. Tuttavia, la ricezione del segnale può essere falsata quando ci son dei fenomeni atmosferici precisi, come pioggia e temporali, o per la presenza di ostacoli fisici, come edifici e montagne. L’acquisto di un televisore aggiornato o di un decoder compatibile può essere piuttosto elevato.

Perché il digitale terrestre si aggiorna spesso?

Il digitale terrestre richiede sempre un continuo aggiornamento, attraverso la risintonizzazione dei canali per aggiornare la loro lista. Questi aggiornamenti servono per migliorare la qualità dell’immagine e del suono. Inoltre, gli aggiornamenti migliorano ulteriormente la loro efficienza, aggiungendo sempre nuovi servizi e nuove applicazioni disponibili per lo spettatore. L’aggiornamento del digitale terrestre avviene in diverse fasi. Inizialmente, abbiamo lo spegnimento di alcuni canali e l’accensione di alcuni nuovi; in più si creano nuovi multiplex o si modificano quelli già esistenti per permettere nuove sintonizzazioni; infine si richiedono numerosi aggiornamenti software ai televisori e ai decoder.

L’ultimo aggiornamento del digitale terrestre ha comportato il passaggio al DVB-T2, il Digital Video Broadcasting-Second Generation Terrestrial, ovvero la seconda generazione del digitale terrestre. Il passaggio a questo aggiornamento ha offerto una migliore immagine e un miglior suono e una migliore efficienza. Inoltre, ha introdotto nuovi servizi, come i video on demand e i giochi, disponibili direttamente sul tuo televisore. Infine, ha preparato alle nuove tecnologie del futuro, come il 4K e l’8K, che offrono una visione sempre più coinvolgente e realistica.

Come capire se il proprio dispositivo è compatibile

A questo punto, prima di effettuare un’eventuale aggiornamento, è bene comprendere se il proprio dispositivo può essere tranquillamente compatibile con il nuovo standard DVB-T2. Per accertarsi se il tuo televisore o il tuo decoder sia compatibile, devi tener conto di alcuni passaggi utili a verificarli. Ecco nel dettaglio cosa devi fare:

  • Controlla il manuale del tuo televisore o decoder: al suo interno dovresti trovare indicata l’eventuale compatibilità con DVB-T2 e HEVC (High Efficiency Video Coding);
  • Se hai acquistato il tuo televisore o il tuo decoder dopo il 22 dicembre 2018, allora sarà sicuramente compatibile con il DVB-T2;
  • Sintonizzati sui canali 100 e 200: se riceverai dei segnali, allora puoi ricevere il DVB-T2.

Se il tuo televisore non prevede nessuno di questi casi, allora ti conviene acquistare un decoder esterno DVB-T2 da collegare direttamente al televisore. Altrimenti, se le tue disponibilità economiche te lo permettono, puoi valutare di acquistare un nuovo televisore che sia compatibile con i nuovi standard richiesti per la ricezione del segnale televisivo.

Di fatto, a causa di questo passaggio al DVB-T2, non ci saranno dei canali che non si vedranno più. Se non li trovi nella lista, è molto probabile che non hanno ancora effettuato la transizione verso il nuovo standard o hanno cambiato frequenza e non sono più disponibili nella tua zona. I principali canali che potrai non trovare inizialmente sono Rai Storia, Rai Radio Visual 2 e Rai Scuola, perché saranno visibili soltanto in alta definizione e quindi con il nuovo standard del digitale terrestre DVB-T2. Questi canali sono gli unici ad aver attualmente effettuato il passaggio, ma prossimamente anche tutti gli altri canali saranno visibili in DVB-T2. Ti conviene, quindi, effettuare un aggiornamento continuo o passare a dispositivi compatibili con DVB-T2 per assicurarti di vedere tutti i canali della tua tv!

Lascia un commento