Conviene puntare sui Buoni fruttiferi postali oggigiorno? Sono molti a consigliare di si, anche solo per la grande differenziazione e qundi possibilità di scelta che questi veri e propri metodi di investimento possono costituire oggi come oggi. Si tratta di qualcosa di presente e conosciuto in Italia da tantissimi anni ma che spesso viene visto con un occhio di sospetto.
Quanto possono rendere oggi i buoni fruttiferi postali? Le quote di interesse sui propri guadagni sono molto diversificate, e vanno comprese nella loro forma di rischio e stabilità, trattandosi di veri e propri strumenti alla pari di qualsiasi altra forma di titolo di stato emesso dalla Cassa Depositi e Prestiti, che si occupa di questi e praticamente ogni tipi di titoli di stato.
Come funzionano
Cosa sono i Buoni Fruttiferi Postali? Acquisibili in qualsiasi ufficio postale abilitato in Italia, i Buoni Fruttiferi sono dei titoli di stato, dei prodotti di investimento finanziario e possono essere legati a specifiche scadenze ed a quantità di denaro molto diversificate, garantendo quindi una facile appetibilità ed ogni forma di utenza può essere interessata.
Questi perchè costituiscono un metodo per investire a basso rischio (essendo titoli di stato quindi legati alla stabilità generale del nostro paese) ed ottenere una quota di reddito garantita e fissa, quindi non sono rischiosi e non è possibile sostanzialmente guadagnare cifre astronomiche ma un tasso di interesse è sempre garantito. A quanto ammonta questo tasso?
Quanto possono far guadagnare
Dipende dal tipo di Buono Fruttifero che scegliamo, le Poste Italiane, il più comune è quello Ordinario che ha una durata di 20 anni, questo significa che genera interessi fino a questo periodo anche se può essere comunque mantenuto attivo per anni oltre questa data e garantisce un tasso lordo annuo di guadagno del 2,75 %, come tutti gli altri è rimborsabile e non ha costi aggiuntivi. Esistono poi:
- Il Buono 4 anni Plus, che permette di ottenere l’1,50 % del rendimento lordo a scadenza per questo titolo che scade in 4 anni
- Il Buono 3×2 che garantisce l’1,75 % e gli interessi possono essere riconosciuti dopo 3 o 6 anni
- Il Buono legato all’inflazione, più lo 0,60 % di questo termine ossia se il dato dell’inflazione viene modificato in modo sostanziale protegge i risparmi
- Il Buono dedicato ai minori che può essere sottoscritto fino a 16 anni e mezzo di età e genera interessi lordi pari al 4.00 % fino alla maggiore età
Questi sono solo alcuni tra i Buoni Fruttiferi postali maggiormente conosciuti, molti sono modificati in qualche modo a cadenza regolare, e permettono un rientro dell’investimento in tempistiche diverse e metodologie differenti, allo stesso modo attraverso il sito web ufficiale che permette di simulare la rendita dei buoni negli anni in modo istantaneo.
I Buoni fruttiferi sono rimborsabili entro i limiti della prescrizione, bisogna calcolare una ritenuta fiscale pari al 12.50 % sui guadagni accumulati nel corso del tempo. Più in grande questi rientrano nella categorizzazione del risparmio postale, entro il quale fanno parte anche i libretti postali, strumenti meno legati all’investimento e quindi in grado di generare un interesse poco rilevante.