Il franco svizzero è una delle valute più antiche e considerate stabili del mondo, una vera forma di entità unica che non è stata minimamente influenzata , almeno in apparenza dalla diffusione dell’euro negli altri paesi ma anzi, la storia della Svizzera ha sempre avuto una forma di percorso a se, pur influenzando ed essendo influenzata da vari fattori. Un franco svizzero d’argento quanto vale oggi?
Da tempo la Banca Centrale Svizzera non produce più monete di argento e questo non ha fatto altro che sviluppare un interesse in aumento nei confronti di queste emissioni concepite oggi come rare, e dal forte valore collezionistico. Le emissioni della Svizzera sono molto più “vicine” a quelle italiane di quanto si può inizialmente pensare ed hanno un valore potenziale che può diventare molto interessante.
Valore del franco svizzero
Le monete svizzere infatti sono spiccatamente parte della storia particolare della Confederazione, il nome “franco” non a caso deriva dalla forte influenza francese che durante il periodo napoleonico ha introdotto questa valuta per tutti i cantoni, proprio dietro l’influenza della Francia imperiale, a fine Settecento. Fino ad allora la gestione e la produzione delle monete locali non era centralizzata.
Nel corso dell’Ottocento il Franco svizzero si è imposto come un tipo di valuta molto importante, anche se è cambiato più volte, già entro la fine del secolo nelle monete e nelle banconote ha mantenuto più o meno una certa stabilità, le emissioni sono state di vari metalli e l’argento ha influenzato pesantemente la gestione produttiva dei franchi svizzeri, almeno fino agli anni 60.
Le monete più interessanti
Dall’inizio degli anni 70 infatti le monete svizzere in argento non sono state più coniate e sono considerate fuori conio, con tutte le altre emissioni che erano state già riconvertite in un struttura con il nichel come base, ossia il cupronichelio, formata da rame e nichel. Seppur non valide per le transazioni le monete di argento della Confederazione sono decisamente ambite anche perchè la percentuale di argento era comunque più che discreta.
- Una moneta svizzera d’argento coniata dalla metà fino alla fine dell’Ottocento può valere da 50 fino a 300 euro a seconda dello stato di conservazione
- Gli esemplari dal 1931 al 1965 sono meno rari ma hanno comunque un valore facciale simile a quello del peso in argento. Valore medio tra i 25 ed i 50 euro
Oggi il franco svizzero può contare alcune tra le monete più antiche in senso generale in quanto è possibile trovare delle monete addirittura di fine ottocento, realizzate in cupronichelio, ancora perfettamente valide e circolanti. Fino al 1927 le monete erano coniate perlopiù in oro e argento ed anche la Svizzera ha mantenuto il sistema basato sull’oro fino al secondo dopoguerra.
Le monete recenti non hanno un grande valore collezionistico anche perchè come detto la loro progressiva sostituzione è relativamente lenta, con l’introduzione di metalli alternativi all’oro e argento che è iniziata oramai molto tempo addietro. La stabilità del franco svizzero è garantita da un legame con il dollaro statunitense che ha permesso alla nazione di restare competitiva per decenni.