Il pistacchio è un frutto secco, che cresce sull’omonima pianta, che è molto apprezzato per il suo sapore unico e inconfondibile, oltre che per le sue numerose proprietà benefiche. Questo frutto secco è originario del vicino Oriente, ed è uno dei frutti secchi più antichi ad essere stati coltivati dall’uomo: infatti alcune testimonianze dimostrano che fosse già presente intorno al 6000 a.C. nella regione che oggi è l’attuale Giordania. I pistacchi sono stati molto apprezzati sia nell’antico Egitto, dove erano visti come un frutto prezioso, sia nell’impero Romano.
La coltivazione del pistacchio fu diffusa grazie agli Arabi, che insegnarono la sua coltivazione nei luoghi da loro conquistati, soprattutto in Sicilia. Proprio qui, in Sicilia, c’è una grandissima cultura, quasi una venerazione, del pistacchio, in quanto con il tempo è diventata una delle principali aree di produzione. In più, il pistacchio di Bronte, coltivato sulle pendici dell’Etna, è una varietà conosciuta in tutto il mondo che ha ricevuto pure la denominazione (DOP). Ma come si coltiva il pistacchio? Vediamolo insieme.
Come coltivare il pistacchio
La coltivazione del pistacchio può causare un’esperienza molto gratificante e interessante, ma necessita di molta attenzione e pazienza. Innanzitutto, il pistacchio è una pianta mediterranea, che quindi richiede una temperatura molto calda e secca con degli inverni miti. La pianta del pistacchio, infatti, necessita di molto sole e sopporta facilmente la siccità. Il terreno del pistacchio deve essere ben profondo e drenato, ma bisogna evitare la formazione dei ristagni idrici. In più, esistono numerose varietà di pistacchio, che si differiscono per la produttività e la resistenza dalle malattie.
La piantagione del pistacchio va fatta in autunno o in inverno, quando le piante sono in riposo vegetativo. Soprattutto nei primi anni di vita, inoltre, la pianta va irrigata regolarmente, per garantire la corretta crescita. Se necessario, pota la pianta regolarmente, eliminando i rami secchi o danneggiati e garantendo un’abbondante crescita e produzione dei pistacchi. Infine, il pistacchio necessita di una fertilizzazione regolare, soprattutto a base di potassio. La raccolta avviene generalmente in autunno, quando il frutto si apre autonomamente.
Alcuni consigli aggiuntivi
Il pistacchio è una pianta straordinaria, che, se coltivata, può essere molto gratificante e stimolante. Tuttavia, non è una pianta che può crescere autonomamente, ma necessita di continue cure e attenzioni. Oltre ai consigli già forniti, potrebbe essere utile qualche raccomandazione in più su come comportarsi in caso di coltivazione del pistacchio. Vediamo quali sono:
- Effettua dei trattamenti preventivi per scongiurare l’attacco di malattie e parassiti;
- Copri con un telo la pianta durante il periodo invernale, soprattutto nei primi anni;
- Proteggi la pianta sia dalle grandinate che dagli uccelli, poiché in entrambi i casi si possono danneggiare i frutti.
Inoltre, per una migliore coltivazione del pistacchio, è importante posizionare la pianta in un luogo abbastanza soleggiato, ma al riparo da venti forti che possono comportare problemi alla pianta. Puoi optare per un’irrigazione a goccia, perché distribuisce l’acqua uniformemente e riduce le perdite per evaporazione. Infine, è importante raccogliere i pistacchi manualmente e conservarli in un luogo fresco e asciutto e lontano dalla luce.
Il pistacchio è un frutto secco molto amato e apprezzato da molti in tutto il mondo. E’ un alimento antichissimo, che ha le sue radici addirittura ben prima dell’antico Egitto, ed è sempre stato stimato per le sue capacità di resistenza e adattamento a qualunque ambiente e agente climatico. La coltivazione del pistacchio richiede del tempo, ma può essere molto stimolante, soprattutto se si è amanti del pistacchio: avere l’opportunità di consumare i pistacchi a km 0 può essere davvero gratificante e rende il loro sapone ancora più unico.