About

Biografia

Enrico Maria Guidi (alias) Quique Maria Feretrio

Sono nato nel 1961 a Urbino, cittadina famosa per la sua storia artistica e, soprattutto, per aver dato i natali e la prima formazione pittorica a Raffaello Sanzio. Dopo i regolari studi, Liceo e Università, laurea in Filologia Moderna, ho insegnato per molti anni Storia dell'Arte nei Licei e Letteratura Italiana all'Università e, negli ultimi anni, ho ricoperto il ruolo di Dirigente Scolastico. La mia grande passione è però, sempre rimasta la ricerca in campo letterario e artistico che mi ha portato a produrre numerose pubblicazioni, sia in ambito saggistico e filologico, sia di narrativa e un poco di poesia. In questa piccola città ho avuto il privilegio di frequentare direttamente, fin dall’infanzia poiché mio padre era il loro medico, personalità dell'ambiente letterario come Carlo Bo, Paolo Volponi, Pasqualino Salvucci, Livio Sichirollo, Giovanni Bogliolo ecc. Negli ultimi tempi per alcuni romanzi di genere noir ho adottato lo pseudonimo di Quique Maria Feretrio. Di preciso non saprei dire perché. Mi diverte e forse continuerò a farlo.
Nel 1987, ormai laureato da un paio d’anni e dopo aver conseguito una borsa di studio dall’Università per una ricerca su L’immagine di Urbino nella letterature straniere, mi è stato attribuito il Premio speciale della giuria al “XII Premio Nazionale Letterario Casentino” per un saggio su Dino Campana: la corrispondenza con Sibilla Aleramo”, evento che portò una brezza lieta in un anno angustiato dal servizio di leva, vissuto in maniera problematica. Intanto nel 1983 un soggiorno, seppur breve, a New York, mi aveva fatto aprire gli occhi verso un mondo e una cultura diversa da quella italiana e europea e, in realtà, differente dallo stereotipo del mito americano, in senso positivo e non, con cui ero cresciuto lungo gli anni ’70, tra Liceo, cortei e paura di esplodere in aria su qualche treno, nella metro di Milano o Roma, o sul prato di uno stadio durante un concerto rock. Gli anni successivi si sono divisi tra l’insegnamento nelle scuole superiori durato per 22 anni, esperienza importante e valida, soprattutto per il contatto sempre rinnovato con le generazioni più giovani e fresche d’idee che nutrivano la mia mente, e la ricerca in campo letterario-filologico e artistico che è sfociata in pubblicazioni specialistiche, cataloghi di mostre contemporanee e recensioni su riviste. Vivo è stato anche l’interesse per il teatro contemporaneo che mi ha portato a collaborare come aiuto regista con il Centro Universitario di Sperimentazione Teatrale dell’Università di Urbino, e, nel 2001, a tenere un corso al Centro teatrale sperimentale di Riccione. Neppure fu trascurata la passione per la poesia, con l’edizione di versi in riviste specializzate e due volumetti, uno dei quali, Gidardot e gli altri, nel 2007 vinse il terzo premio per la poesia edita alla “IV Edizione del Premio Hombres” con la seguente motivazione: “Giochi vertiginosi di parole annodano narrazioni di situazioni e di ritratti avvolti in atmosfere crepuscolari, proiettate in una dimensione estetica senza spazio e senza tempo. La forma del poemetto rende sinuoso e articolato l’itinerario di ricostruzione semantica di immagini suggestive”.
Il primo romanzo, La Tana, risale al 2007, seguito nel 2011 da Paura d’averti, che nel 2010 era stato insignito del Premio speciale per gli inediti del Presidente di Giuria al premio Nazionale “Ho diritto a…” di Massa Carrara. In tutto fin ora i romanzi pubblicati sono sei, tra cui La legge dell’oroborus (2013), risultato, nel 2014, primo classificato nella sezione editi al “XVI Premio Internazionale Mondolibro”, con motivazione: “Un memoriale, la storia di una vita che è anche e soprattutto testamento, un lascito spirituale per i posteri che da esso dovranno e potranno trarre insegnamento. Un autore anonimo, un uomo che è giunto all’epilogo tragico della sua vita all’età di 103 anni, protagonista e io narrante di questa vicenda straordinaria che inizia nel 1244, anno in cui il protagonista inizia il proprio difficile percorso che dovrà portarlo all’apprendimento della Grande Arte, l’alchimia. La Grande Arte che si estende in tutti i luoghi, che è filo conduttore del potere. La Grande Arte attraverso cui gli adepti possono ‘accedere a un altro mondo, fuori dalle dimensioni spazio temporali, uscire dalla dimensione fisica e mondana per accedere a quella divina’, ‘entrare in contatto con la vita universale, conoscere il principio creatore’. La vicenda si snoda tra Padova, Parigi, Montpellier e Avignone e si incunea tra vicende e figure fondamentali del passaggio tra il 13° e il 14° secolo: il papato di Avignone, i difficili equilibri e gli intrighi politici della corte papale di Giovanni XXII e dell’impero di Filippo il Bello, la persecuzione e lo sterminio degli albigesi, la nascita dell’ordine dei Templari, l’insegnamento esemplare di Tommaso d’Aquino, la profezia di Ruggero Bacone. Un bagaglio notevole di conoscenze e di ricostruzioni storiche, strutturate in una trama incalzante che, pagina dopo pagina, sembra trasmettere al lettore quella sete di conoscenza che è il motore di questa vicenda nella sua totalità, vale a dire nei suoi aspetti particolari (la storia personale del protagonista) e negli aspetti generali (la ricerca, come motore e dovere della mente dell’uomo che tale pienamente vuole essere). Lo stile, accurato e scorrevole, rende piacevole la lettura illuminando di luce narrativa anche i passaggi più ‘tecnici’ e più difficili”. L’ultima prova narrativa (2019) è SHHH! O arriva l’uomo nero, thriller che tocca problematiche anche sociali e culturali del mondo contemporaneo. Continuo a vivere in Urbino, sperando di potere ancora scrivere storie.

BIBLIOGRAFIA.

1985: “D’infrenabile notte” di Carlo Bo, in “La Musa”.

Primo centenario della nascita. Il poeta Dino Campana, in “Il Mese”, n. 19.

1988: Una rivista scapigliata: la Cronaca Grigia,in “Il lettore di provincia”, Ravenna, Longo Editore, n. 71.

 

AA.VV. Al cartone della luce, (antologia poetica a cura del Laboratorio di poesia dell’Università di Urbino, n. 3 componimenti di Enrico Maria Guidi presenti nella raccolta), Urbino, Quattro venti.

Notturne Alchimie, (silloge di poesia), Firenze, Firenze Libri.

 

1989: La farfalla di Dinard: dalla memoria alla dissoluzione poetica. In “Il lettore di provincia”, Ravenna, Longo Editore, n. 76.

 

AA.VV. Endacasillabare che non trovo, (antologia poetica a cura del Laboratorio di poesia dell’Università di Urbino, n. 1 componimenti di Enrico Maria Guidi presente nella raccolta), Urbino, Quattro venti.

1989: Itinerari nascosti. Saggi critici sul ‘900, Urbino, Quattro Venti, (con presentazione di Carlo Bo).

 

1991: Ferrante Pallavicino, Il principe ermafrodito, (a cura di E. M. Guidi). Urbino, Ed. Montefeltro.

 

1995/96: Un manoscritto del ‘500 per la tipografia dei Giunti, in “Studi Urbinati” B, Scienze umane e sociali, anno LXVII, Urbino.

 

1997: Movimenti artistici italiani dal ’45 ad oggi, in Gli archetipi immaginari nell’arte contemporanea, catalogo del 40° Premio Michetti, Fracavilla a Mare, Fondazione Michetti, accanto a testi di Floriano De Santis e Dino Formaggio. L’arte verso il Duemila, in “Pianeta Raffaello”, Urbino, ed. Liceo Raffaello.

 

1998: Spazio del romanzo e spazio della coscienza in Un dramma borghesedi Guido Morselli, in “Il lettore di provincia”, Ravenna, Longo editore, n. 103.

 

2000: Laura Battiferri degli Ammannati, Il primo libro delle opere toscane, (a cura di E.M. Guidi), Urbino, Accademia Raffaello.

 

2001: Catalogo della mostra (a cura di E.M. Guidi) di Jo Ross presso lo spazio espositivo Agadi Parma in occasione delle celebrazioni verdiane.

 

AA.VV. Introduzione (accanto a testi di Floriano De Santis) del catalogo della mostra di Martha Belbusti alla galleria Arte P 41di Brescia.

2004: Laura Battiferri: una traduzione cinquecentesca dei sette salmi penitenziali di David, Urbino, Bollettino Accademia Raffaello, fasc. I 2004.

 

Introduzione al catalogo di Jo Ross, Dieci anni di pittura, Urbino, Quattro Venti.

2005: Introduzione alla raccolta di poesia di A. Fabi, Tragico Riso, Lecce, Manni.

 

Laura Battiferri degli Ammannati, Sette salmi penitenziali di David, (a cura di E. M. Guidi) Urbino, Accademia Raffaello.

2006: Introduzione alla raccolta di racconti di A. Coli, I racconti del mulino, Urbino, Sapere Aude,.

 

Enrico Maria Guidi, Girandoti e gli altri, Lecce, Manni editore. (Silloge di poesia vincitore del premio nazionale Hombres per la poesia edita.)

2007: La Tana, (romanzo), Roma. Prima edizione Luglio 2007, seconda edizione marzo 2008. Presentato a Roma, su Rai 3 e in diverse altre località.

 

2009: Enrico Maria Guidi, Catalogo dell’opera di Giovanni Santi, la sua opera nel Montefeltro. Ed. Montefeltro, Urbino.

 

Recensione a Cambio di lucidi Maria Lenti, in “Fermenti”, anno XXXIII, n. 2, 2009, Roma.

2010: Enrico Maria guidi, Matteo Damiani, il linguaggio dell’immagine, in “Fermenti” anno    XXXIX, n. 235, Roma.

 

2011: Enrico Maria Guidi, Paura d’averti, (romanzo) Book Spring edizioni, Roma.

 

2012: Enrico Maria Guidi, (romanzo) La città della Madre, 0111 edizioni.

 

2013: Enrico Maria Guidi, La legge dell’Oroborus, (romanzo), 0111 edizioni, Primo classificato sezione editi Premio Internazionale Mondolibro 2014.

 

2015: Enrico Maria Guidi: Io, Icaro e il telecomando, (romanzo), 0111 edizioni.

 

2017: AAVV: Urbino nella Letteratura Italiana da Dante a D’Annunzio. Antologia. A cura di Enrico Maria Guidi. Fano, ARAS edizioni.

 

2018: Enrico Maria Guidi,Il Re è nudo!, Calvinato Editore.

 

Enrico Maria Guidi,Il Solitario, Amazon Kindle.

Enrico Maria Guidi,Il caso di Ernesto Ebasta, Amazon Kindle.

2019: Enrico Maria Guidi,SHHH! O arriva l’uomo nero, Amazon Kindle

2022: Enrico Maria Guidi, Inevitabile postulano, in “Pensiero filosofico”, settembre 2022

TITOLI, CONFERENZE, PREMI

 

1987: E’ insignito del Premio speciale della giuria al “XII Premio Nazionale Letterario Casentino” per un saggio su Dino Campana: la corrispondenza con Sibilla Aleramo.

1993: Cura la mostra collettiva Arte giovane tre a Montecampione.

1994: Conferenza su: Poeti urbinati del ‘900: Maria Lenti, presso l’UNILIT.

1995: Conferenza su: Laura Battiferri: presenza e permanenza di motivi valdesiani nella sua poesia, presso l’UNILIT. Conferenza su: La scuola urbinate di incisione, presso Comune di Urbino.

1996: Conferenza su: La storia di Rinaldo nella Gerusalemme Liberata, presso l’UNILIT. Conferenza su: La Colonna infame: ricerche su Manzoni, presso Comune di Riccione.

1997: Conferenza su: Le ali di Dante. Ipotesi sulla figura dell’angelo nella Divina Commedia, presso l’Unilit.

1998: Recensionealla mostra di Jo Ross alla galleria Leonardo da Vinci di Cesenatico. Recensione e presentazione alla mostra di Jo Ross presso l’Istituto di Credito di via Rossini di Pesaro.

1999: I dissidenti dell’arte italiana, dal neorealismo all’arte povera e concettuale, 5 conferenze per il Comune di Riccione. Cura e recensisce la mostra di Jo Ross alla galleria Ca’ d’Oro di Vicenza.

2000: L’immagine di Ulisse nella letteratura, AAVV, a cura di E. M. Guidi, L’Ulisse di Omero e Ulisse nel Medio Evo e il XXVI canto dell’Inferno,Conferenze per il Comune di Riccione. Come leggere la poesia, 3 conferenze per il Comune di Riccione.

2001: Dirige il Centro teatrale sperimentale di Riccione.

2004: Conferenza su: L’ostia profanata di Paolo Uccello, presso l’UNILIT. Seminari di studi su Laura Battiferri degli Ammannati promossi dall’Accademia Raffaello e l’Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo”: I sette salmi penitenziali tradotti da Laura Battiferri.

2006: Vincitore del premio nazionale Hombres per la poesia edita con Girandoti e gli altri, Lecce, Manni editore.

2009: Accademico dell’Accademia “Raffaello” di Urbino.

2010: Premio speciale per gli inediti del Presidente di Giuria al premio Nazionale “Ho diritto a…” di Massa Carrara con un romanzo intitolato Paura di averti.

2014: Primo classificato al “XVI Premio Internazionale Mondolibro” per la narrativa edita per il romanzo La legge dell’Oroborus, 0111 edizioni.

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